Planet Shakespeare – Estate Teatrale Veronese 2025
FESTIVAL SHAKESPEARIANO
Nel 2025 saranno 4 i titoli di derivazione shakespeariana presentati al Teatro Romano nel mese di luglio. Si parte con ROSENCRANTZ E GUILDENSTERN SONO MORTI, esilarante tragicommedia scritta dal commediografo inglese Tom Stoppard a partire da due figura minori dell’AMLETO di Shakespeare. I due fedeli amici chiamati dal Re Claudio e dalla Regina Geltrude per capire cosa si cela dietro la follia del principe. Un testo che è ormai diventato classico nel classico, che usa i toni della commedia e del
paradosso. I due incarnano perfettamente l’idea di un mondo liquido, a partire dalla totale insensatezza del loro agire. Stanno lì, palleggiandosi battute esilaranti, sfidandosi a testa o croce e scambiandosi vaneggiamenti, doppi sensi, insinuazioni, giochi di parole. Un ruolo perfetto per il talento caleidoscopico di un attore come Francesco Pannofino, qui affiancato da Francesco Acquaroli e Paolo Sassanelli.
Il secondo titolo è OTELLO con protagonisti il giovane e promettente Giacomo Giorgio (già interprete di fiction di successo come “Mare fuori”) e Giorgio Pasotti, qui in veste anche di regista, artista tra i più apprezzati della sua generazione, non sono in cinema e in tv ma anche a teatro. Superando i confini generazionali o di razza questa versione del più celebre dramma della gelosia offre una potente esplorazione delle passioni umane, osservate attraverso la lente della violenza di genere. Vengono evidenziati così i temi fin troppo attuali della misoginia, del controllo e della discriminazione che permeano i rapporti tra uomo e donna, tanto ai tempi di Shakespeare quanto nella società contemporanea. Si prosegue con uno dei più celebri dramma storici in cui il bardo analizza il desiderio di potere e di tradimento, evidenziando la complessità dell’animo umano e il mistero del male. RICCARDO III è l’emblema dello sconfinamento del potere nelle libertà e nei diritti dei singoli e delle loro comunità. Archetipo di malvagità feroce, unita ad una intelligenza assoluta, è l’esempio di un mondo governato dalla violenza, dalla frode e dalla paura. La particolarità di questo allestimento è la scelta di affidare il ruolo del protagonista ad un’attrice straordinaria come Maria Paiato, recuperando un’antica tradizione che ha visto spesso corpi femminili incarnare questo personaggio che è la
quintessenza del male, anche nel rapporto di potere esercitato sulle donne della storia. Un ulteriore livello che, attraverso la fluidità di genere, crea un ribaltamento di prospettiva nel guardare al rapporto tra maschile e femminile.
LA TEMPESTA, il quarto ed ultimo titolo, è quello che maggiormente pone al centro l’elemento acqua. In una notte in cui i sogni diventano reali, Shakespeare scaraventa i suoi personaggi sulla misteriosa “Isola di Prospero”. Un mix sorprendente di sogno, realtà, magia, illusioni e follia, in un mondo bizzarro in cui nulla è ciò che sembra, ma tutto è reale. La nuova versione proposta al Teatro Romano si avvale di uno delle più prestigiose firme internazionali del teatro di regia come Alfredo Arias, autore di spettacoli effervescenti, animati da un’ironia ora tenera ora folle, venata di un umorismo grottesco e paradossale capace di parlare ad un pubblico di ogni generazione.
DELLA MERAVIGLIA (danza) + (teatro)
La meraviglia non è solo un aspetto estetico, ma anche un veicolo per stimolare il pensiero critico, creare connessioni emotive, aprire alla scoperta dell’ignoto. Il legame tra teatro e meraviglia è un filo conduttore che attraversa la storia delle arti performative, rinnovandosi di volta in volta per adattarsi ai desideri e alle aspettative del pubblico. Il festival intende aprirsi pertanto alla meraviglia con proposte capaci di intercettare un pubblico vasto, dalle famiglie ai turisti, mettendoli di fronte all’imprevedibile. Due le proposte in cartellone nel 2025, come sempre a vocazione multidisciplinare tra teatro musicale e danza. Si parte con PIMPA IL MUSICAL A POIS un progetto nato dalla volontà di celebrare il cinquantesimo anniversario di uno dei personaggi più iconici del panorama culturale italiano, la Pimpa, creata da Francesco Tullio Altan. Una combinazione unica di teatro musicale e letteratura classica diretta dal mago dei cartoon cinematografici Enzo d’Alò (suo il celebre “La gabbianella e il gatto”). La famosa cagnolina a pois rossi verrà trasportata nel mondo di Shakespeare, in un’ambientazione storica suggestiva che unisce le radici veronesi alla magia del teatro shakespeariano. Secondo appuntamento, altrettanto colorato e fuori dagli schemi, è quello legata a LES BALLETS TROCKADERO DE MONTECARLO (o semplicemente Trocks), la straordinaria compagnia americana, composta da soli uomini, che sa coniugare tecnica impeccabile e incontenibile comicità. Vero e proprio fenomeno di culto internazionale, i loro spettacoli impertinenti, esilaranti eppur rispettosi nei confronti del grande repertorio del balletto classico sono apprezzati tanto dalla critica quanto dal pubblico più vasto e popolare.
SETTEMBRE CLASSICO
Nel 2025 saranno 2 i titoli classici in programma al Teatro Romano, accomunati dalla capacità di affrontare con toni leggeri e disincantati il rapporto uomo donna. Il primo è un testo goldoniano, il secondo una commedia di Aristofane che rinnova la collaborazione con il Teatro Greco di Siracusa. GLI INNAMORATI di Goldoni nella versione diretta da Roberto Valerio segue le vicende di due giovani che, pur appartenendo ad un ceto sociale medio-alto, devono chiedere il permesso ad altri per potersi sposare, visto che non sono economicamente indipendenti. Nonostante si amino alla follia Eugenia e Fulgenzio cercano di ferirsi, per egocentrismo, gelosia o rabbia. Nel corso della loro storia impareranno
come l’amore non sia sempre facile e richieda di mettere in un angolo le parti più oscure della propria anima per donarsi all’altro.
Altra atmosfera quella di LISISTRATA ovvero colei che scioglie gli eserciti. Una figura rivoluzionaria, capace di convincere le donne di Atene e Sparta, Beozia e Corinto ad unirsi a
lei in uno sciopero del sesso che avrà fine solo quando gli uomini si decideranno a cessare la guerra. Si impadronisce anche del tesoro di stato, respinge gli arcieri, discute di economia e politica, infine prevale e ottiene la pace. Una femminista ante litteram, che trova la voce inconfondibile e la personalità travolgente di Lella Costa in un’interpretazione che si annuncia memorabile.
PIANETA ACQUA
Primo appuntamento del triennio sulle tematiche ambientali dedicato all’acqua. Un progetto ideato da Marco Paolini per riflettere su come il cambiamento climatico stia accelerando in modo irreversibile, alterando irrimediabilmente i connotati del nostro pianeta. Se finora non si è riusciti a raccontarlo allora il teatro civile deve cambiare missione. Ci serve un racconto che parli di noi come protagonisti di un’impresa e non come vittime di una tragedia annunciata. Le tragedie uniscono, legano attraverso il passato. Le imprese sfidano, muovono guardando al futuro. Evocare un’impresa significa lanciare una sfida al nostro immaginario trasformando gli spettatori in attori, rendendoli una sorta di stakeholders dell’impresa. Per realizzarla serve coraggio, ingegno e cambio di passo. È questo che si intende oggi come missione per il teatro civile.
ETV IN TOWN (danza) + (teatro)
Il cartellone multidisciplinare dell’Estate Teatrale Veronese non si limita al Teatro Romano ma si apre alla città, valorizzando alcuni luoghi di pregio che caratterizzano Verona. Quest’anno l’attenzione di ETV IN TOWN si concentra sul Parco della Provianda al Bastione della Maddalene, una suggestiva location che fa parte della cinta magistrale di Verona, ultimo baluardo del sistema difensivo austriaco. Qui verranno ambientati tre originali appuntamenti che vedono protagonisti due qualificate realtà di danza del territorio e il poliedrico saggista, performer e drammaturgo Luca Scarlini. Si comincia con Luca Scarlini, in occasione dei 150 anni dalla nascita di Renato Simoni indimenticato fondatore del Festival Shakespeariano al Teatro Romano, propone una SOIREE RENATO SIMONI. Un modo per celebrare questa celebre figura a cui è dedicato l’omonimo Premio alla fedeltà del teatro di prosa, riascoltando estratti dal vasto repertorio delle sue commedie, assai poco rappresentate, ma anche le critiche teatrali, gli scritti satirici e alcuni aneddoti sul festival, che tenne a battesimo nel 1948, con la sua celebre regia di “Romeo e Giulietta” interpretato da Giorgio De Lullo, Edda Albertini e Renzo Ricci. con SHAKESPEARE DREAM, un progetto di comunità curato da Marcella Galbusera per Arte3 che coinvolgerà persone over 50 in un percorso laboratoriale finalizzato ad un evento finale. Durante il
laboratorio i partecipanti avranno l’opportunità di condividere e tradurre in movimento le loro esperienze personali legate al tema del sogno, creando un raccolto di emozioni e storie che daranno vita ad una messa in scena autentica e corale. Per chiudere questa parte del programma dalle parte più onirica si passa dunque a quella più cruenta, che attraversa tante opere del Bardo, con SHAKESPEARE BLOOD, uno spettacolo di danza firmato da Laura Corradi per Ersiliadanza. La coreografia proverà ad immergere lo spettatore nelle vicende dei personaggi tragici di Shakespeare, vittime delle più travolgenti passioni umane consumate in un’epoca crudele, intrisa di male e di dolore. Una violenza che ieri come oggi ci lascia inorriditi, ma che l’arte può esorcizzare bloccando a terra la pesantezza della tragedia in modo che la bellezza dell’arte possa trovare la forza per elevarsi, perché quello è il suo compito: togliere peso.
Biglietteria
disponibili da Verona Box Office (Via Pallone, 16 – Verona) e